Fascicolo 2021, n. 2

Papers di diritto europeo, 2021, n. 2

In questo fascicolo:

Anna Lucia Valvo, Editoriale. Moda e mercato interno. Verso una nuova economia circolare
Angela Di Stasi, L’(in)effettività dello statuto del soggiornante di lungo periodo. Verso la riforma della direttiva 2003/109/CE fra criticità applicative e prassi giurisprudenziale
Caterina Fratea, Il ruolo delle euroregioni nel processo di integrazione europea: un federalismo alternativo?
Maria Grazia Ortoleva, Il futuro dell’IVA e l’annosa questione delle frodi connesse al regime degli scambi intraunionali
Gianluca Cattani, Fabio Cozzi, Sanzioni internazionali: la Cassazione si pronuncia per la prima volta sulla definizione di «messa a disposizione di risorsa economica»
Gianguido Calanducci, Le accise nel teleriscaldamento alimentato da impianti di cogenerazione
Nicola Dimitri, Superare la crisi. L’unione doganale come paradigma per l’affermazione di una fiscalità europea

Sfoglia i singoli articoli:

Anna Lucia Valvo, Editoriale. Moda e mercato interno. Verso una nuova economia circolare

Angela Di Stasi, L’(in)effettività dello statuto del soggiornante di lungo periodo. Verso la riforma della direttiva 2003/109/CE fra criticità applicative e prassi giurisprudenziale

ABSTRACT: Il contributo si propone di analizzare le ragioni giustificatrici su cui si fonda il processo di (ulteriore) revisione della direttiva 2003/109/CE sui soggiornanti di lungo periodo, già modificata per effetto della direttiva 2011/51/UE che ne ha esteso l’ambito di applicazione anche ai beneficiari di protezione internazionale. Le criticità emerse nell’applicazione di tale atto, come evidenziano le due Relazioni del 2011 e del 2019 della Commissione e la significativa prassi giurisprudenziale in materia, costituiscono il quadro di riferimento in cui si colloca la riforma di siffatto strumento normativo, come preconizzata nel cd. Nuovo Patto sulla migrazione ed asilo che le l’ha calendarizzata per la fine del 2021 e come evidenziata dalla proposta di regolamento COM(2020)610. L’obiettivo, alla luce di quanto definito in tale Patto, sarebbe quello di riuscire a configurare un diritto effettivo alla mobilità all’interno dell’UE perfezionando i contenuti dello status di soggiornante di lungo periodo nell’UE e, in particolare, rafforzando il diritto di chi vi rientra di spostarsi e lavorare in altri Stati membri.

PAROLE CHIAVE: soggiornante di lungo periodo; riforma della direttiva 2003/109/CE; diritto effettivo alla mobilità intra-UE; relazioni della Commissione; giurisprudenza.

The (in)effectiveness of the statute of the long-term resident. Towards the reform of Directive 2003/109/EC between application criticalities and jurisprudential practice

ABSTRACT: The present paper aims to analyze the justifying reasons on which the process of (further) revision of Directive 2003/109/EC on long-term residents is based, considering that it had already been amended as a result of Directive 2011/51/EU which extended its scope also to beneficiaries of international protection. The critical issues that emerged in the application of this act, as highlighted by the two Reports of 2011 and 2019 of the Commission and the significant case-law on the subject, constitute the framework in which the reform of this regulatory instrument is placed, as advocated in the New Pact on migration and asylum which schedules it for the end of 2021, and as stressed by the proposed regulation COM/2020/610. The purpose, as it is defined in this Pact, would be that of configuring an effective right to mobility within the EU by improving the contents of the long-term resident status in the EU and, in particular, by strengthening the right of returnees to move and work in other Member States.

KEYWORDS: long-term resident; revision of Directive 2003/109/EC; effective right to mobility within the EU; reports of the Commission; case-law.

Caterina Fratea, Il ruolo delle euroregioni nel processo di integrazione europea: un federalismo alternativo?

ABSTRACT: Il presente contributo intende focalizzarsi sul processo di riclassificazione delle regioni frontaliere degli Stati membri dell’Unione europea in euroregioni, vale a dire in organizzazioni formate lungo più confini nazionali, cercando di definirne i tratti caratterizzanti e sottolineandone l’importante ruolo nel processo di integrazione europea a partire dagli anni Novanta ai nostri giorni.

PAROLE CHIAVE: euroregioni; politica di coesione; coesione territoriale; cooperazione transfrontaliera; programma Interreg.

The role of Euroregions in the European integration process: an alternative federalism?

ABSTRACT: The papers intends to focus on the process of reclassification of the border regions of the EU Member States into Euroregions, i.e. organisations formed along several national borders, and tries to define their characteristic features, highlighting their important role in the process of European integration from the 1990s to the present day.

KEYWORDS: Euroregions; cohesion policy; territorial cohesion; cross-border cooperation; Interreg programme.

Maria Grazia Ortoleva, Il futuro dell’IVA e l’annosa questione delle frodi connesse al regime degli scambi intraunionali

ABSTRACT: La globalizzazione, i cambiamenti connessi alla tecnologia e la rapida evoluzione dei modelli di business hanno messo a dura prova il sistema dell’IVA già compromesso dalle frodi all’IVA connesse in specie al regime transitorio degli scambi intraunionali fra soggetti passivi d’imposta. Scopo del lavoro è quello di analizzare le misure approntate e le azioni in atto nel tentativo di verificare se, e in che misura, costituiscano una risposta adeguata alle sfide in atto e alle istanze sia delle imprese che delle autorità fiscali.

PAROLE CHIAVE: frodi all’IVA; inversione contabile; soggetto passivo certificato; principio di neutralità dell’IVA; costi di conformità.

The future of VAT and the long-standing issue of fraud linked to the intra-Union trade regime

ABSTRACT: Phenomena such as globalization, changes in technology and the rapid evolution of business models have severely hit the VAT system, already undermined by the impact of VAT frauds, in particular by those frauds relating to the VAT transitional system of the intra-EU trade, carried out amongst taxable persons. The aim of this work is to analyse the measures and the actions undertaken so far to verify if they constitute an effective response to the existing challenges in this field and to find out whether these actions are suitable to meet the requests made by businesses and tax authorities.

KEYWORDS: VAT frauds; reverse charge; certified taxable person; VAT neutrality principle; compliance costs.

Gianluca Cattani, Fabio Cozzi, Sanzioni internazionali: la Cassazione si pronuncia per la prima volta sulla definizione di «messa a disposizione di risorsa economica»
Corte di cassazione, seconda sezione civile, ordinanza del 5 ottobre 2020, n. 21267

ABSTRACT: La pronuncia della Corte di cassazione oggetto di commento riguarda la corretta interpretazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 267/2012 del Consiglio (il «Regolamento»), relativo all’applicazione di misure restrittive contro l’Iran. Il caso giunto dinanzi alla Suprema Corte si riferisce alla fornitura di montature e occhiali per un valore pari a 68.396,71 euro da parte di una società italiana a un soggetto iraniano con l’intermediazione di un secondo soggetto iraniano inserito nelle liste dei soggetti designati ai sensi del predetto Regolamento. La Cassazione riconduce la fattispecie all’art. 2 del Regolamento, che impone un divieto di esportazione legato alla natura dei beni o al paese di destinazione degli stessi. Alla luce di tale interpretazione, sull’assunto che l’oggetto della fornitura non rientra tra i beni listati negli allegati al Regolamento di cui è vietata l’esportazione, la Suprema Corte consente la messa a disposizione di una risorsa economica ad un soggetto designato. Tale conclusione risulta in contrasto con l’art. 23 del suddetto Regolamento, cui vanno ricondotte le fattispecie che coinvolgono un soggetto designato. L’art. 23 impone infatti un divieto di messa a disposizione in favore di un soggetto designato di qualsiasi risorsa economica che non sia non destinata ad uso strettamente personale. L’obiettivo del commento è quello di evidenziare come la Corte di cassazione abbia adottato una linea interpretativa totalmente difforme da quella indicata dalla Commissione europea, nelle linee guida per l’applicazione delle misure restrittive, e dalla Corte di giustizia nelle proprie decisioni, al punto da risultare incoerente con gli obiettivi e la ratio delle misure restrittive di cui sono destinatari i soggetti designati ai sensi del Regolamento (UE) n. 267/2012 così come degli altri regolamenti del Consiglio UE che impongono norme sanzionatorie internazionali.

PAROLE CHIAVE: sanzioni internazionali; regolamento (UE) n. 267/2012 del Consiglio; soggetti designati; messa a disposizione di risorse economiche.

International sanctions: the Supreme Court rules for the first time on the definition of «making available of economic resource»
Corte di cassazione, seconda sezione civile, ordinanza del 5 ottobre 2020, n. 21267

ABSTRACT: The Italian Supreme Court’s decision at issue deals with the correct interpretation of Council Regulation (EU) No. 267/2012 (the «Regulation»), regarding the application of restrictive measures against Iran. The case before the Supreme Court refers to the supply of eyewear and glasses for a value of 68,396.71 Euros by an Italian company to an Iranian entity through the intermediation of a second Iranian entity included in the lists of designated entities according to the abovementioned Regulation. In its decision the Supreme Court refers to Art. 2 of the Regulation, which imposes a ban on exports linked to the nature of the goods or to the country of destination of the same. In light of this interpretation, on the assumption that the object of the supply does not fall within the goods listed in the annexes to the Regulation, whose export is forbidden, the Supreme Court allows that an economic resource is made available to a designated entity. This conclusion is in clear contrast with Art. 23 of the Regulation, which is the relevant article applicable to cases involving a designated entity. In fact, Art. 23 states that it is forbidden to make available to a designated entity any economic resource other than those for personal use. The aim of this article is to clarify that the Supreme Court provided an interpretation of the relevant EU measures conflicting with the one provided by the EU Commission in its guidelines for the implementation of restrictive measures, and with the EU Court of Justice’s decisions, to the point of contradicting the objectives and the rationale of the restrictive measures concerning designated entities pursuant to the Council Regulation (EU) No. 267/2012 as well as the other Council regulations imposing international economic sanctions.

KEYWORDS: international sanctions; Council Regulation (EU) No. 267/2012; designated person; making available of economic resources.

Gianguido Calanducci, Le accise nel teleriscaldamento alimentato da impianti di cogenerazione

ABSTRACT: Nella grande partita contro i cambiamenti climatici, il teleriscaldamento costituisce una soluzione in continua evoluzione che permette di riscaldare gli edifici permettendo al contempo, a determinate condizioni, un risparmio energetico.
Qualora la centrale di produzione abbia le caratteristiche cogenerative richieste dalla normativa si realizza oltre ad un vantaggio ambientale anche un indubbio vantaggio fiscale.
Nel presente elaborato vengono in particolar modo presi in considerazione gli aspetti tributari dal punto di vista delle accise, partendo dalla normativa unionale, sia per quanto attiene l’aspetto di produzione di energia elettrica sia per quanto attiene il consumo di prodotti energetici per la fornitura di calore.

PAROLE CHIAVE: Teleriscaldamento, cogenerazione, accise, tassazione dell’energia, direttiva tassazione energetica, efficienza energetica.

Excise duties in teleheating supplied by a cogeneration plant

ABSTRACT: In the huge game against climate change, district heat networks (or teleheating) is a constantly evolving solution that allows buildings to be heated while at the same time saving energy.
District heat networks is a system for distributing heat generated in a centralized location through a system of insulated pipes for residential and commercial heating requirements such as space heating and water heating.
The heat has often obtained from a cogeneration plant, so in addition to an environmental advantage, there is a tax advantage too.
The author considers the tax aspects according to EU law and the national rules, from the point of view of excise duties both as regards the aspect of electricity production and as regards the consumption of energy products for the supply of heat.

KEYWORDS: Teleheating, cogeneration plant, excise duty, energy taxation directive, energy efficiency.

Nicola Dimitri, Superare la crisi. L’unione doganale come paradigma per l’affermazione di una fiscalità europea

ABSTRACT: Tra solidarietà e crisi intercorre un rapporto intimo: ogni crisi ripropone l’urgenza di individuare nuovi equilibri che, in chiave solidaristica, consentano di prospettare nuove possibilità di vita in comune. Questa consapevolezza ha accompagnato il processo di formazione dell’UE. In questi termini, a partire da un’analisi del concetto di solidarietà quale principio cardine dell’UE e dei rapporti tra Stati Membri, in chiave transdisciplinare si intende valutare se, e in che termini, a fronte delle misure introdotte dall’Unione per contrastare gli effetti della pandemia, sia possibile compiere un passo avanti verso l’affermazione di una fiscalità europea.

PAROLE CHIAVE: unione doganale; solidarietà; crisi; Unione europea; Stati membri.

Overcoming the crisis. The custom union as a paradigm towards the adoption of a European taxation

ABSTRACT: An intimate relationship exists between solidarity and crisis: every crisis raises the need to identify new forms of solidarity, in order to promote new social balances. The relationship between crisis and solidarity has accompanied the European Union integration process. The article, in this respect, starting from the analysis of the concept of solidarity as fundamental principle of the EU, aims to analyses some of the countermeasures adopted by the EU to tackle the pandemic; emphasizing that this dramatic scenario can justify the adoption of an authentic form of European taxation.

KEYWORDS: custom union; solidarity; crisis; European Union; Member States.

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